La terapia omeopatica eugenetica per la gravidanza
- 01/01/2016
Questo articolo ci porterà a visitare una “valle incantata”, il nostro viaggio nel “meraviglioso paese dell’Omeopatia” ci porterà nell’argomento che personalmente mi stà più a cuore: la gravidanza e la cura del bambino.
Concepire un figlio con la persona che si ama è ciò che di più bello possa capitare, diventare papà o mamma è davvero fantastico: si comprende d’un tratto la perfezione della Natura.
Un figlio è il dono più grande, e quello che i genitori vogliono di più è che sia “sano”.
Per i nostri figli quindi l’Omeopatia cosa può fare? Tanto.
Nel caso entrambi i genitori si curino omeopaticamente, la loro eredità miasmatica viene bloccata (ricordo che i miasmi si ereditano fino alla VII generazione!), i genitori non trasmettono più i loro intrecci miasmatici (quindi i loro terreni patogenetici), se non il miasma psorico (insito nel fatto che ci “incarniamo” in forma umana). Questo cosa vuol dire?
Prima di tutto spiega l’aforisma biblico: “che le colpe dei padri non ricadano sui figli”!
Le “colpe” ovviamente sono i miasmi, che non venendo più trasmessi alla progenie, fanno sì che il bimbo nasca pressoché perfettamente “sano”; il terreno che dominerà sarà solo quello psorico, quindi quello più favorevole, con una minima percentuale degli altri due miasmi, il bimbo sarà però in equilibrio, con la Forza Vitale al massimo!
Ovviamente il bimbo andrà seguito negli anni per far sì che questa condizione di salute possa continuare, in modo che il bimbo possa crescere ed esprimersi al massimo delle proprie potenzialità.
Il regalo più grande e più bello che possiamo fare ai nostri figli quindi è quella di curare prima di tutto noi stessi,e poi continuare a far seguire il nascituro da un Omeopata.
E la mamma?
La mamma verrà seguita per tutta la gravidanza dallo stesso Omeopata, che indicherà i rimedi acuti necessari per le eventuali situazioni, darà consigli di igiene di vita e alimentari, e seguirà mamma e feto fino a quando il bimbo non verrà alla luce.
Ricordo ancora che il rimedio non è un farmaco, passa la placenta perchè agisce energeticamente a livello sub-atomico, non ha effetti collaterali e tanto meno pericolosi per il feto anzi, ha effetti più che benefici!
Quando ho scoperto che esistevano rimedi in grado di facilitare il travaglio (ed evitare quindi l’assunzione dell’ormone ossitocina) e che addirittura potevano evitare il taglio cesareo in caso di parto podalico (esiste un rimedio che fa letteralmente “girare” il feto dalla posizione podalica a quella corretta!) ho pensato: Omeopatia sei grande!
La gravidanza non è una malattia, è una gioia e va vissuta come tale senza “medicalizzazione” eccessiva, e l’Omeopatia è perfetta anche in questa situazione.
Si sente spesso dire che l’Omeopatia, essendo una medicina “dolce”, va bene solo per i casi “semplici”, se ci sono complicazioni è meglio usare i farmaci.
Per spiegarci meglio ”dolce” in questo caso vuole indicare che il rimedio non agisce in modo violento o invasivo, è come ”una carezza di una dolce e bella fanciulla”, credo più piacevole e peraltro più efficace che uno schiaffone dato da Arnold Schwarzenegger (che qui rappresenterebbe le cure allopatiche).
L’Omeopatia poi è perfetta per seguire il nascituro durante la sua crescita, se ad ogni manifestazione acuta lo curiamo coi rimedi saremo sicuri che diventerà sempre più forte e si ammalerà sempre meno fino a non ammalarsi proprio più.
Esempio paradigmatico sono le malattie da raffreddamento e le malattie dell’infanzia che se curate con l’Omeopatia si risolvono in brevissimo tempo e non vanno incontro a complicazioni, spesso provocate proprio dalle terapie farmacologiche.
Mi sembra superfluo aggiungere che i bambini non vanno assolutamente vaccinati: la vaccinazione è proprio “l’emblema” della sicotizzazione, senza contare le sostanze tossiche contenute nei vaccini ed i problemi gravi che possono portare nel bimbo, in cui il sistema immunitario non è ancora pronto per venire “massacrato” da questo “arsenale” farmacologico.
La febbre poi, lo spauracchio di tutti i genitori: una linea di febbre e subito di corsa dal pediatra che prescriverà un antipiretico, per combattere il prima possibile l’acerrimo nemico!
La febbre è un meccanismo di difesa dell’organismo, non va combattuta ma tenuta sotto controllo.
Se noi usiamo gli antipiretici cosa succede? Che una febbre che se ne andava da sola in poche ore permane per dei giorni, perché scende sotto l’effetto del farmaco per poi risalire quando l’effetto scompare!
Se noi ci facciamo consigliare dall’Omeopata (che a questo punto sarà diventato il nostro migliore amico), con il rimedio adatto la manifestazione acuta e la febbre come conseguenza se ne andranno nel giro di ore (l’Omeopatia non è lenta) ed il bimbo uscirà dalla manifestazione ancora più forte.
Per analogia, a me piace sempre paragonare un bimbo curato eugeneticamente e seguito da un Omeopata durante la crescita, ad un bimbo dotato di uno “scudo elettromagnetico” (chi ha visto la serie televisiva Stargate sa bene di cosa parlo!), ossia una protezione energetica a forma di “bolla” che lo circonda interamente e lo rende completamente “immune e protetto”; ed è proprio così perché le malattie derivano sempre da cause interne (i Miasmi appunto), non sono certo i virus o i batteri che ci fanno ammalare, semmai sono “occasioni di malattia”, cioè fattori esterni che vengono sfruttati dalla Forza Vitale per affrontare meglio il miasma e liberarsene in modo ancora più efficace.
Se un bambino si ammala è perché ne ha bisogno, è perché deve liberarsi dai miasmi e riportarsi in una situazione di equilibrio.
La malattia non è niente altro che una sorta di “attrito” tra le due forze contrapposte: Forza Vitale e Miasma.
Per analogia, immaginiamo la Forza Vitale ed il Miasma come due samurai intenti a lottare, nella lotta si sentirà lo stridore delle lame delle spade (la malattia); più il Miasma è in vantaggio rispetto alla Forza Vitale (magari l’ha già ferita o peggio messa al tappeto),più la Forza Vitale dovrà lottare, creare maggior “attrito” e quindi malattie sempre più gravi e fastidiose con sintomatologia importante.
Per questo motivo spesse volte facendo una terapia omeopatica si va incontro ad un aggravamento, proprio perché il rimedio dà maggior grinta e forza alla Forza Vitale, la quale crea maggior “attrito” (quindi sintomi accentuati) per “rimettersi in piedi” e sconfiggere il miasma.
È chiaro che il “peggioramento” della sintomatologia è temporaneo e funzionale alla vera guarigione che non si farà attendere.
Giunti a questo punto non mi resta di dire che i bambini sono la gioia del mondo, rappresentano un patrimonio da difendere e preservare in tutti i modi e con tutte le nostre forze, e l’Omeopatia in questo senso ci può dare una grossa mano.
Personalmente vorrei “tornare indietro” ed aver incontrato l’Omeopatia molto tempo fa, purtroppo il viaggio nel tempo non è ancora possibile, dobbiamo “accontentarci” del viaggio “attraverso lo specchio” per conoscere la meravigliosa Omeopatia, ma chi trarrà i frutti di questo viaggio esiste già: sono i nostri figli.