Pancia gonfia e senso di stanchezza?
Il sintomo della pancia gonfia è talmente diffuso che una persona su due dice di soffrirne.
È una patologia fastidiosa, legata alla formazione di aria con conseguente spasmo nella zona addominale. Quali sono i modi migliori per risolvere il problema?
Antonio Colasanti - 16/03/2023
Dal punto di vista medico, tali sintomi vengono riassunti col termine di “dispepsia gastro-intestinale” e i sintomi si manifestano in questo modo:
- gonfiore
- spasmo
- meteorismo
- dolore addominale
- stipsi
- diarrea
Quali sono le cause del gonfiore di pancia
In primis l’alimentazione. Molti sono i soggetti allergici o intolleranti al glutine di frumento ed al lattosio. Se analizziamo questi alimenti ci accorgiamo che l’uomo li ha sempre usati per alimentarsi ma come mai tali sintomi sono comparsi solo in questi ultimi anni?
La raffinazione delle farine con la conseguente perdita della parte contenente fibre, crusca e derivati, fa sì che il glutine (proteina in esso contenuta) già allergizzante di suo, venga assorbito in misura rapida ed istantanea, tale da provocare i disturbi intestinali.
La stessa cosa vale per latte e derivati: la lavorazione come la pastorizzazione, conservazione ed altro rende il lattosio (proteina in esso contenuta) non più digeribile dai nostri enzimi e pertanto risulta indigesto. Se a questo si aggiunge il mangiare in maniera rapida, ovvero 4 bocconi in 5 minuti, senza masticazione, con il giornale o il televisore davanti….la frittata è presto fatta.
A questo punto i vari rimedi farmacologici come i gastroprotettori, antispastici, dispeptici, non fanno altro che nascondere i sintomi senza curarli.
Le conseguenze di una pancia gonfia
Lo stomaco e l’intestino sono due organi che lavorano in sinergia: se funziona male il primo ne risente il secondo e viceversa.
Una cattiva digestione porta ad un cattivo assorbimento, pertanto le sostanze nutritive non sono più assorbite, con cattivo funzionamento di tutto l’organismo.
Il gonfiore rappresenta un cattivo funzionamento dell’apparato gastrointestinale e della sua infiammazione che se non curata a tempo può portare ad ulcere, coliti, diverticoli e neoplasie.
Bisogna quindi cercare di alimentarsi con:
- farine e derivati biologici integrali;
- usare latte alternativo come quello di avena, soia, riso;
- succhi vegetali o the verde.
Ultima raccomandazione: quando ci si siede a tavola, bisogna concedersi il tempo necessario da dedicare al pasto e sgomberare la mente da pensieri e preoccupazioni.