Quali sono i benefici del digiuno depurativo?
Medicina Integrata
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Ecco i benefici mentali e spirituali del digiuno e della depurazione, per corpo, mente e pensieri
Mariateresa Maresca - 15/04/2020
L’uomo è un essere che esiste a vari livelli oltre a quello fisico: la medicina attraverso tanti studi riconosce il ruolo fondamentale delle condizioni psico-emotive tra le cause di qualunque patologia.
Uno stress prolungato, un dolore affettivo, un trauma emotivo, hanno ripercussioni sull’organismo; attraverso le ghiandole endocrine e il sistema nervoso, accadono tanti cambiamenti nel sangue, così come in seguito a una emozione.
Infatti si generano tossine che inquinano il sangue e interferiscono con la funzione del sistema di difesa del corpo, è quindi semplice dedurre che anche una modifica fisica, come può essere un cambio di alimentazione, può interferire con il sistema endocrino o nervoso, insomma con le funzioni dell’organismo.
I benefici mentali e spirituali del digiuno
Il digiuno, da quello più dolce a quello con acqua, porta un immenso beneficio ai pensieri, permette la trasformazione delle emozioni negative e la pulizia dai pensieri “oscuri“. Anche la mente è un meccanismo che risente dello stato di purezza del sangue: è dimostrato che pesticidi, sostanze inquinanti e acidificanti, influenzano la nostra attività mentale e di conseguenza le nostre emozioni.
Una mente più leggera riesce a vedere la vita e le sue circostanze con leggerezza e maggiore fiducia.
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Il digiuno fai da te
Se si decide di iniziare, basta fermarsi un giorno a settimana, assumere anche solo frutta e verdura fresca di stagione e biologiche, restare tranquilli a casa, dedicarsi a brevi passeggiate.
Già in questo modo si permette al corpo e agli emuntori di eliminare le sostanze pesanti accumulate. La mattina successiva si può fare una colazione leggera con te verde o una tisana e ancora qualche cereale o mandorle.
In questo modo si rientra dolcemente nella routine alimentare quotidiana.
Chi voglia fare un digiuno più profondo può bere succhi di frutta e verdura fresca per uno due o massimo tre giorni. Questa è una tappa successiva alla esperienza del digiuno di 24 ore. È preferibile sempre restare in ambiente protetto per permettere al corpo di “lavorare” al meglio.
La ripresa dei pasti deve essere altrettanto progressiva e quindi prima frutta, poi verdura fresca e semi oleosi e in terza giornata un cibo cotto, meglio un cereale tipo quinoa. Pane, pasta e caffè vanno ripresi il più tardi possibile, almeno tre giorni dopo la ripresa dell’alimentazione. Le proteine animali come il formaggio vanno assunte a regime ormai reintegrato.
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Come affrontare il digiuno per chi mangia proteine
Per chi mangia carne e pesce, è preferibile prima evitare questo tipo di proteine e dopo qualche giorno passare al crudo, magari per tre giorni. Poi il mese successivo per una giornata si possono assumere i succhi freschi.
La carne, il pesce e i formaggi sono infatti inquinanti e acidificanti e bisogna procedere a tappe, altrimenti si avverte mal di testa e spossatezza a causa della forte depurazione.
Chiunque intraprenda questa strada noterà i vantaggi che apporta questo tipo di depurazione e naturalmente sentirà poi la necessità di rifare l’esperienza.
Per digiuni più lunghi è necessario consultare un esperto. Evitare di procedere da soli almeno le prime volte può prevenire tanti inconvenienti e aiuta a trarre il massimo beneficio da questa meravigliosa pratica.