SETOC: una nuova teoria sistemico-evoluzionistica sull’origine del cancro
Medicina Integrata
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La SETOC, o teoria sistemico-evoluzionistica sull’origine del cancro, è un nuovo modello interpretativo capace di aprire stimolanti scenari sulla comprensione e l'approccio alla cura delle neoplasie
Redazione - Scienza e Conoscenza - 18/10/2019
Questo articolo è stato scritto da Antonio Mazzocca* e apparso su Scienza e Conoscenza 69.
La teoria oggi prevalente che cerca di spiegare l’origine del cancro vede le mutazioni del DNA come causa primaria alla base dello sviluppo e della progressione della malattia.
Questa teoria viene accettata quasi come un dogma e tenta di spiegare l’origine di tutte le forme di cancro. Qui è doveroso puntualizzare che il termine “cancro” racchiude in sé una costellazione di malattie spesso molto diverse tra loro per genesi, fattori causali ed evoluzione, benché accomunate dalla capacità (che i tumori hanno) di proliferare in maniera autonoma e incontrollata senza più rispettare i livelli gerarchici che regolano gli organismi multicellulari.
I concetti di evoluzione e sistema
La teoria sistemico-evoluzionistica sull’origine del cancro (SETOC, Systemic Evolutionary Theory of Cancer), di cui sono proponente, pur riconoscendo la presenza di mutazioni e alterazioni del DNA in diversi tipi di tumore, offre una visione diversa, secondo la quale due concetti assumono importanza primaria:
1) l’evoluzione, intesa come cooperazione e simbiosi (di tipo Marguliana1);
2) il sistema, ossia l’integrazione dei vari elementi cellulari fondamentali, dove il tutto è maggiore della somma delle parti, come si riscontra in qualsiasi sistema complesso.
Alla base dei fattori favorenti la genesi del cancro, la SETOC pone la “rottura” progressiva dell’integrazione (vista appunto come una cooperazione simbiotica) di due sottosistemi evolutivamente conservati nelle cellule eucariotiche ossia:
- il sottosistema energetico rappresentato dai mitocondri (un tempo batteri o procarioti)
- e il sottosistema informazionale rappresentato dal nucleo-citoplasma (un tempo archea o anche cellule proto-eucariotiche).
Questi due sottosistemi, perfettamente integrati nella cellula eucariotica si sono co-evoluti fino ai giorni nostri conferendo a quest’ultima le caratteristiche che tutti conosciamo di cellula specializzata o differenziata. La “rottura” o il fallimento di questa forma d’integrazione o di endosimbiosi può conseguire a insulti prolungati a carico dei tessuti o a processi che esitano in danno d’organo (ad esempio infiammazione cronica, fibrosi ecc.). Questo porterebbe a un graduale processo di disaccoppiamento dei due sottosistemi che, compromettendo l’organizzazione cellulare (ad esempio de-differenziazione cellulare) o del tessuto, spingerebbe verso la trasformazione neoplastica.
In altre parole, si avrebbe ciò che definisco “de-emergenza” del sistema cellula eucariotica con la conseguente ri-emergenza del sottosistema batterico-procariotico e del sottosistema archea-cellula primordiale, ciascuno con un comportamento a sé stante, non coordinato. Questo determinerebbe una sorta di “regressione cellulare” della cellula tumorale verso funzioni e comportamenti biologici primordiali o atavistici, simili per esempio a quelli dei batteri o degli organismi unicellulari in generale...
*ANTONIO MAZZOCCA
Medico Ricercatore e Docente di Patologia Generale presso la Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, si occupa di patobiologia dei tumori con interesse rivolto alla visione integrata dei processi patogenetici. Ha lavorato negli Stati Uniti presso la Harvard Medical School e la Vanderbilt University. Recentemente ha proposto una nuova teoria sistemico-evoluzionistico sull’origine del cancro. Autore di numerosi articoli scientifici su riviste internazionali, è membro dell’Associazione Americana per l’Avanzamento delle Scienze (AAAS), dell’Associazione Americana per la Ricerca sul Cancro (AACR) e di quella Europea (EACR) e della Società Italiana di Cancerologia (SIC). Fa altresì parte del comitato editoriale di diverse riviste scientifiche internazionali ed è vincitore di premi per l’attività di ricerca svolta.
Per contatti: http://www.antoniomazzocca.com antonio.mazzocca@uniba.it
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