Che cos'è la sindrome da camice bianco?
Vincenzo Valesi - 01/01/2016
Gent.mo Dottore,
soffro da numerosi anni di ipertensione da camice bianco, in modo molto marcato: 190/110. Visita cardiologica negativa: ecocardiogramma, elettrocardiogramma: ok. Holter pressorio fatto 9 anni fa: pressione del tutto regolare. Visita fundus oculistica: nn. Il cardiologo mi ha detto di controllarmi da solo e di ritornare fra 6 mesi, ma ora non riesco più nemmeno a verificarmi a casa: mi viene una forte ansia anticipatoria. Sto assumendo da anni Sereupin, ho storia dall’età di 19 anni di ansia e attacchi di panico (ne ho ora 49). Provate negli anni anche agopuntura, shatsu e omeopatia. Cosa mi suggerisce? La cosa sta diventando per me un problema, mi immagino sempre con la pressione molto alta.
Complimenti per il suo testo che ho acquistato.
M.M.
La cosiddetta sindrome da camice bianco è una situazione molto comune, legata generalmente a fattori psicoemozionali, quali ansia di anticipazione e paura di quello che il medico (o il farmacista o l’infermiera) “potrebbero” rilevare. La paura e l’ansia determinano la liberazione da parte del surrene di ADRENALINA, e, a livello delle terminazioni sinaptiche delle arteriole, di noradrenalina, le cui conseguenze sono: aumento della frequenza cardiaca, della quantità di sangue che a ogni battito il ventricolo sinistro immette nell’aorta, e una vaso costrizione con conseguente diminuzione del calibro dell’arteriola. Questa “sindrome” si inquadra nel contesto di una particolare reattività psicoemozionale che spesso ha una “storia” alle sue spalle come appunto tu dici.
Importante in questi casi eseguire un HOLTER pressorio (registrazione del comportamento pressorio nelle 24 ore) per delineare il comportamento effettivo della pressione nel corso di tutta la giornata (compresa la notte); se poi tutti gli altri esami per evidenziare un eventuale danno d’organo, come l’esame del fondo dell’occhio, l’ECG e la visita cardiologia, escludono questa possibilità, ciò sta a significare che l’elevazione pressoria è effettivamente un episodio isolato e temporaneo, circoscritto a un periodo molto limitato, quindi non in grado di determinare danni nel lungo termine. Tuttavia particolare attenzione va posta nel caso di soggetti anziani le cui arterie hanno una parete più fragile per la possibile sclerosi (irrigidimento), e nei quali una elevazione eccessiva della pressione, anche per periodi limitati, può costituire un serio rischio di rottura, da cui emorragia, temibile quella cerebrale. È quindi necessario agire sull’ansia e in particolare su quella di anticipazione.
I rimedi omeopatici unitari più spesso utilizzati sono ARGENTIM NITRICUM e GELSEMIUM; come complessi vedo molto bene R 14 gocce e IGNATIA HEEL. Fra i fiori australiani BOTTLE BRUSH. Ma anche terapie cognitive di rilassamento, psicoterapia, e tecniche meditative e di respirazione (“la mente non si cura con la mente ma con il respiro”) per favorire il riequilibrio e smorzare l’eretismo psichico.
Come sempre problemi di questo tipo sottendono la realizzazione di uno stile di vita e comportamenti che coinvolgono tutta la personalità e l’esistenza di un individuo, compresa una regolare attività fisica e abitudini alimentari che riducano la quota di sostanze stimolanti la psiche come per esempio la caffeina e l’alcool; una riduzione degli zuccheri semplici (soprattutto saccarosio e glucosio) perché anche gli sbalzi di glicemia in persone predisposte e sensibili, possono slatentizzare l’espressione di determinate modalità reattive legate alla sfera psicoemozionale.
Inoltre ho notato che hai voluto evidenziare una data ben precisa (ho storia dall’età di 19 anni di ansia e attacchi di panico).
Ciò potrebbe avere un significato importante in questi tuoi episodi di ansia e attacchi di panico. Dici che ti si si alza la pressione ancora oggi che ne hai 49 di anni: quando vedi un dottore o ad una visita da un dottore, o semplicemente quando contatti di persona un dottore.
Potrebbe esserti successo qualcosa di ben preciso, ben definito all’età di 19 anni: per esempio uno shock per qualcosa, un incidente, un ricovero ospedaliero non “gradito”, una scortesia forse anche involontaria da parte del personale sanitario, un qualche esame doloroso o invadente, oppure aver vissuto un dolore indiretto di qualche tuo caro parente o qualche tuo amico/a.
Anche la tecnica EFT (emotional freedom techniques ) tecnica cognitiva basata sulla stimolazione digitale di alcuni punti di agopuntura associata alla ripetizione di una frase programmata di diverso contenuto a seconda dei casi, guidata da un “esperto”, potrebbe essere utile; la qual cosa non esclude assolutamente ma anzi può essere integrata coi rimedi omeopatico-omotossicologici di cui si è parlato sopra.
Disclaimer: gli articoli hanno il solo scopo di informare su possibili rimedi di Medicina non Convenzionale su determinati problemi di salute. L'editore non si assume responsabilità sull'utilizzo non consono delle terapie consigliate e invita i lettori a non prendere decisioni senza prima aver consultato personalmente il proprio medico o un medico specializzato.