I virus sono nostri alleati per la salute
Medicina Integrata
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Nei mesi passati abbiamo vissuto scenari a dir poco apocalittici: città “rosse”, paesi isolati, strade e piazze deserte, saracinesche abbassate, il tutto condito da panico, solitudine, angoscia di perdita e frantumazione, angoscia di desertificazione psicotica: limitazioni e restrizioni che hanno avuto a che fare con la sopravvivenza, piuttosto che con l’esistenza.
Luigi Marcello Monsellato - 03/12/2020
Questo articolo è di Luigi Marcello Monsellato - tratto da Scienza e Conoscenza n. 74
La Caccia agli untori
Purtroppo simili scenari si profilano nuovamente all’orizzonte: poter incontrare amici, poter abbracciare, poter semplicemente essere vicini, il banale quotidiano di ognuno vengono ancora una volta ad essere interdetti, sottostando alla paranoia di dover sospettare di chiunque e alla fobia di ogni eventuale contatto, generando un vuoto relazionale e contestuale unico nella storia recente: il nostro partner può addirittura trasformarsi nel nostro untore!
Oltre a questo, sul web, largheggiano in maniera incontestabile e altezzosa, discorsi e sentenze approssimativi, ridondanti e inconcludenti, ricchi di sbavature populiste. E così, tempestati ad ogni piè sospinto dai mass media, ossessionati dal contagio, non ci è più possibile financo toccarci il volto con le nostre stesse mani e veniamo condannati a una vita clandestina.
Ci sentiamo sempre più abbandonati, vulnerabili, nudi, insicuri, in attesa di essere ammorbati, da un momento all’altro, da un impostore invisibile, ma circolante tra di noi, e nascosto, subdolamente, dovunque sono gli altri.
In tutto questo, nuove star televisive in camice bianco, novelle cassandre risorte dalle ceneri dell’anonimato, diffondono notizie e ricerche che la scienza sta ancora verificando, creando nessi non appropriati e insicure certezze che confondono le persone.
Spesso si rimangiano quello che prima era verità e cadono frequentemente in una inutile e sterile contesa, che genera ulteriore sfiducia, incertezza, smarrimento.
I virus sono parte integrante del nostro DNA
La cosa certa, però, è che oggi ci troviamo di fronte a un nuovo paradigma scientifico e conoscitivo. Siamo oramai nel campo delle soft skills, delle competenze trasversali, della molteplicità, della celebrazione delle diversità, del singolo: un criterio sistemico, aperto, equoreo, circolare, polisemico, compatibile, in cui l’informazione dell’ambiente esterno viene metabolizzata e conseguentemente modificata tramite un diverso utilizzo dell’informazione presente nel DNA, piuttosto che tramite modifiche quali/quantitative del contenuto di informazione.
Oggi abbiamo l’opportunità di scoprire il significato più profondo di qualunque trasformazione biologica grazie all’evoluzione.
Pensiamo alle variegate e ancora misteriose relazioni che interconnettono gli organismi superiori con i microrganismi e in particolar modo i virus. Quando ci interfacciamo con il mondo eterogeneo dei microorganismi spesso usiamo termini “bellici” o ricorriamo ad atteggiamenti “antagonistici”: si parla di batteri patogeni per l’uomo, si legge che dobbiamo difenderci dai virus, si scrive che dobbiamo combattere i parassiti e via dicendo.
In effetti, i microrganismi costituiscono l’essenza stessa della biosfera: rappresentano infatti la componente più incisiva, sia sul piano quantitativo (60-90% della biomassa) che qualitativo.
Altrettanto decisivo e ancor più “viscerale” è il ruolo che hanno i “nostri” virus, alcuni dei quali sono inseriti da milioni di anni nel genoma dei primati: l’8% del nostro genoma è costituito da sequenze retrovirali endogene e oltre il 50% opera connesso con esse.
Queste sequenze portano avanti una funzione strategicamente fondamentale per la sopravvivenza e l’evoluzione degli organismi che li ospitano.
Per di più, i retrovirus e altre sequenze mobili filogeneticamente accomunate con essi (che rappresentano la frazione in assoluto più significativa, sul piano quantitativo, del nostro genoma), sono indispensabili per il trasferimento laterale di informazioni/sequenze geniche tanto tra le singole specie, quanto tra specie differenti, dando il via al processo vitale della comunicazione, della cooperazione, dell’interazione sistemica. [continua...]
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