Minerali e vitamine per la salute dei denti... e non solo!
Medicina Integrata
Medicina Integrata
Nadine Artemis - 24/09/2017
Una domanda che si sente fare spesso è: «Come mantenere bianchi i denti?». Lo sbiancamento non è mai consigliabile. Non esiste un trattamento sbiancante che sia altrettanto efficace quanto sicuro. Prima o poi i prodotti finiscono per intaccare lo smalto, rendendo di conseguenza i denti più opachi e in definitiva più soggetti a macchiarsi. In più, i prodotti candeggianti possono danneggiare il nervo del dente e indurre recessione gengivale. Per un sorriso bianco smagliante è indispensabile che il candore venga da dentro. Invece di pensare a uno sbiancamento cosmetico, è sempre meglio intervenire dall’interno.
La dentina è naturalmente bianca. Lo smalto dentale è trasparente, come il vetro. Uno smalto duro, sano e forte rivela il candore della dentina sana che custodisce al suo interno. La salute della dentina si riflette letteralmente nel colore del dente. Per questo il modo migliore di sbiancare la dentatura viene sempre da dentro. Una dentina che riceve significative quantità di nutrienti, minerali e vitamine liposolubili si riflette in denti forti e bianchi.
Nutrire i denti
Oltre a essere variata e integrale, la dieta ideale per la salute dei denti dovrebbe comprendere alimenti ricchi di minerali e delle vitamine liposolubili E, D3, A e K2. Per assimilare correttamente i nutrienti, l’organismo ha bisogno anche di un intestino ben funzionante, nonché di un’ampia disponibilità di enzimi digestivi e di acido cloridrico. Quando bovini, suini, ovini e pollame hanno la possibilità di nutrirsi in natura, scegliendo autonomamente cosa mangiare, il loro grasso diventa una vera miniera dei nutrienti liposolubili che assimilano con il cibo. Quando consumiamo il grasso delle loro carni, ma anche le loro interiora, oppure le loro uova o i loro latticini, assumiamo contemporaneamente una parte delle vitamine e dei minerali che gli animali hanno accumulato e messo da parte.
I prodotti di origine animale che è più facile procurarsi, in quanto provenienti da allevamenti industriali, contengono quantità insufficienti di questi nutrienti vitali perché l’alimentazione di quegli animali è ristretta, non è specie specifica, e soprattutto è povera di nutrienti.
Diversamente dalla vitamina K1 che assumiamo mangiando verdure come spinaci e cavolo a foglia lunga, la vitamina K2 si trova nella carne e nei latticini. Questa vitamina aiuta a portare il calcio dove serve e a rimuoverlo dai tessuti dov’è presente in quantità eccessiva.
Il tipo di vitamina A che assumiamo mangiando verdure come le carote, è di fatto betacarotene idrosolubile. L’attività biologica del retinolo (vitamina A) che troviamo nelle carni e nei latticini di animali allevati al pascolo è diversa da quella del betacarotene. Entrambe le forme di questa vitamina sono importanti per la salute: il betacarotene è un potente antiossidante mentre il retinolo è cruciale per la salute di occhi, pelle e ossa.
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Anche la vitamina E liposolubile promuove la salute delle ossa, soprattutto proteggendo il processo dell’osteogenesi dagli attacchi dei radicali liberi. Per usare in modo efficiente il calcio, il nostro organismo, e in particolare le ossa, hanno bisogno anche di vitamina D; inoltre hanno bisogno della vitamina A per assimilare sia il calcio sia le proteine.
I cibi trattati e raffinati disturbano i processi digestivi e il sistema endocrino, alterando il flusso dei nutrienti ai denti. Un ambiente interno devastato, accompagnato dall’assenza di elementi nutritivi, il tutto condito da diverse generazioni di avi con le riserve di nutrienti esaurite non rappresenta certamente la situazione ideale per denti e gengive.
I tessuti del cavo orale sono predisposti per essere nutriti dall’interno. Questo implica che la migliore formula per rimanere sani è la seguente: niente cibi industriali, niente zucchero, niente farina bianca, niente bibite gassate, niente saccarina e niente sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio.