Biofisica e quarta fase dell’acqua
Memoria dell'Acqua
Memoria dell'Acqua
Il nostro corpo è formato per il 99% di molecole di acqua: cosa ancora non sappiamo di questa acqua biologica?
Piergiorgio Spaggiari - 09/02/2021
Articolo di Piergiorgio Spaggiari tratto da Scienza e Conoscenza n.75
La medicina, ancora oggi, si basa sul fatto che tutto ciò che avviene nell’organismo umano è regolato da reazioni biochimiche.
I trilioni di cellule di cui in nostri corpi sono composti, le cui caratteristiche sono ovviamente diverse in funzione dei vari organi in cui si trovano, si scambiano informazioni di tipo biochimico.
La biochimica è certamente una colonna portante della medicina moderna, ma non è più la sola: le scoperte provenienti dalla fisica quantistica, che studia il comportamento dell’ultra piccolo, ovvero degli atomi, ci mostrano una nuova visione e un’ulteriore comprensione del funzionamento del corpo umano.
Acqua biologica: il regista è il campo elettromagnetico
Ognuno di noi, ad esempio, dispone di una quantità d’acqua che è pari circa al 70 per cento del proprio peso; ma se contiamo le molecole d’acqua, esse rappresentano il 99 per cento delle molecole del nostro corpo: l’acqua riveste quindi un ruolo fondamentale nel nostro organismo.
Essa è formata da atomi di idrogeno e di ossigeno, che sono presenti in tutte le parti del corpo: cervello, tessuti molli, scheletro, tessuti vascolari e cardiaci, ovviamente in percentuali diverse, ma il loro comportamento è regolato dalle leggi della fisica quantistica.
Quanto affermato, mi permette di dire che è vero che nel corpo umano ci sono reazioni biochimiche che regolano il comportamento delle nostre cellule, ma queste sono regolate anche da reazioni biofisiche.
Noi medici classici siamo portati a vedere solo una faccia della medaglia, quella rappresentata dalla biochimica, ma esiste anche la seconda faccia che rappresenta una realtà diversa, quella della biofisica, e questa faccia è sinergica alla prima.
Già all’inizio del secolo scorso Albert Szent-Györgyi, un grande scienziato permio Nobel per la medicina nel 1937, aveva ipotizzato che le reazioni biochimiche nel nostro organismo avvengono grazie alla presenza dell’acqua, e che nell’acqua dovesse essere presente un regista che richiamava le cellule in un modo ordinato, per coordinare, al momento giusto, l’incontro corretto tra le molecole. Györgyi aveva ipotizzato che questo regista fosse il campo elettromagnetico.
Successivamente, a metà degli anni Novanta, grazie al contributo di dei fisici illuminati quali Giuliano Preparata, Emilio Del Giudice ed altri, si è potuto dimostrare proprio quello che Györgyi aveva ipotizzato.
Quindi il ruolo dell’acqua è fondamentale per il buon funzionamento del corpo umano, dall’altra parte se non ci fosse l’acqua non sarebbe possibile alcuna forma di vita nel nostro pianeta. [Continua...]
Nell'articolo completo troverai:
- I domini di coerenza
- La quarta fase dell'acqua, lo stato interfacciale
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