Gli Algoritmi di Elia Tropeano: cosa sono, perché funzionano e come ti cambiano la vita
Neuroscienze e Cervello
Neuroscienze e Cervello
Oggi, nell’ambito della programmazione neurolinguistica e del mondo del benessere spirituale, si sente sempre più parlare di Elia Tropeano. Diventato ormai famoso per i suoi Algoritmi, Tropeano ha ideato un metodo unico per migliorare il benessere fisico e mentale.
Francesca Lanza - 24/01/2025
Gli Algoritmi di Elia Tropeano rappresentano un'innovativa tecnica di benessere mentale e fisico basata sui principi della programmazione neurolinguistica (PNL) e sull'interazione diretta con l'inconscio per rielaborare schemi mentali e comportamentali. Ideati appunto da Elia Tropeano, ex insegnante e studioso di programmazione neuro linguistica, questi algoritmi puntano a ristabilire l'equilibrio interiore e a migliorare la percezione della realtà attraverso specifiche sequenze verbali che comunicano direttamente con l'inconscio.
Cosa sono gli Algoritmi di Elia Tropeano?
Gli Algoritmi di Elia Tropeano sono una serie di tecniche di neuro-programmazione digitale che utilizzano comandi verbali per interagire con l'inconscio. Si basano sull'idea che il cervello umano sia un sistema programmabile e che molti dei nostri disagi, sia mentali che fisici, derivino da conflitti o schemi obsoleti a livello inconscio. Comunicare con l’”invisibile” ci permette allora di arrivare alla radice del problema, e risolverlo.
La tecnica è molto semplice, quasi incredibile, e consiste nella recitazione di precise istruzioni dirette alla parte del cervello responsabile del disturbo; da qui la parola Algoritmo: comando, istruzione. Attraverso questo dialogo con l'inconscio è possibile "ripristinare" vecchi schemi comportamentali, sostituendoli con nuove alternative più funzionali.
Perché gli Algoritmi funzionano?
Non si tratta affatto di magia, ma di scienza.
Il nostro cervello opera attraverso schemi mentali consolidati, spesso costruiti su esperienze passate e credenze che, sebbene possano risultare disfunzionali, hanno sempre una finalità positiva: proteggerci, preservarci o aiutarci a sopravvivere in qualche modo. Tuttavia, questi schemi possono diventare obsoleti, creando blocchi emotivi o fisici.
Come riconosciuto dagli studi della medicina psicosomatica, dalla PNEI o dalle leggi biologiche del Dott. Hamer, ogni patologia rappresenta la manifestazione fisica di un conflitto emotivo. Questo conflitto viene vissuto e agito da quello che potremmo chiamare un "personaggio", ovvero una delle tante sfaccettature della nostra personalità. La vera guarigione avviene quando riusciamo a prendere le distanze da questo personaggio e a riconoscere la nostra vera essenza. Come? Contattando il nostro inconscio!
Gli algoritmi intervengono proprio qui, entrando in comunicazione con l'inconscio, quella parte della mente che dirige la maggior parte delle nostre azioni, emozioni e reazioni automatiche. Attraverso specifiche sequenze verbali, si invitano le aree profonde del cervello a rivedere e modificare gli schemi che generano disagio. È come se il cervello ricevesse un aggiornamento: vecchi comportamenti vengono sostituiti con nuovi, più utili e funzionali al nostro benessere.
Questo processo è reso possibile dal modo in cui il cervello elabora le informazioni: ogni pensiero e ricordo è codificato in termini visivi, auditivi o cenestesici (legati alle sensazioni fisiche). Gli algoritmi agiscono su queste rappresentazioni, smontando le associazioni negative e ricostruendole in modo positivo. Così facendo, è possibile eliminare la causa del problema e ristabilire un equilibrio emotivo e mentale.
Come si eseguono gli Algoritmi?
Ogni algoritmo può essere applicato autonomamente o con l'aiuto di un facilitatore, rendendolo accessibile a chiunque. Algoritmo a tre fasi, a Cinque fasi, a Sei fasi e Super Algoritmo, assieme ad altre tecniche di dissociazione, sono descritti e riassunti da Daniela Cristina Napoletano in Gli Algoritmi di Elia Tropeano.
Migliaia di persone hanno riportato benefici significativi dall'applicazione delle tecniche di Elia. Tra i risultati più comuni si evidenziano:
- Riduzione dello stress e dell'ansia.
- Maggiore chiarezza mentale.
- Recupero da disturbi fisici attribuibili a conflitti emotivi.
Pedagogia Quantistica
Il grande contributo di Daniela Cristina Napoletano è stato quello di unire i principi di Elia Tropeano con la scienza della non-dualità, integrando concetti di Pnl con quelli scientifici. L’uomo non è solo una macchina biologica, ma un'entità connessa a una realtà più ampia, composta sia da componenti visibili che invisibili, come l'energia e le informazioni, da questo rapporto con l’invisibile dipende il gran parte anche quello del nostro benessere.
Francesca Lanza