Grazie: la tecnica del campo G.I.A.
FABIO MARCHESI - 01/01/2016
Tratto da Grazie. la tecnica del campo G.I.A. Bis Edizioni, 2011
La tecnica del Campo GIA è accessibile a tutti e straordinaria per chiunque, qualunque sia la sua condizione di partenza: per chi già sta bene e ambisce a realizzare pienamente se stesso con Gioia generando vivendo e condividendo nuova Gioia; per chi sta male e vuole anche solo migliorare la sua condizione. Per chi è pessimista cronico e crede ancora che per avere successo, essere ricchi o potenti, si debba per forza giocare sporco.
Ma anche per chi è disperato e vuole anche solo smettere di esserlo.
Si può procedere per passi con intenti e ambizioni crescenti.
Anche il più grande dolore diviene sopportabile e può essere vinto smettendo di cercare di resistergli, di dargli attenzione, e si inizia ad agire nell’invisibile ringraziando sorridendo, e nel visibile ringraziando e sorridendo.
Anche il più grande Desiderio diviene facilmente realizzabile se si smette di sperare, di aspettare che si realizzi grazie ad altri o al caso, e si inizia ad Agire nell’invisibile ringraziando sorridendo, e nel visibile ringraziando e sorridendo.
La tecnica del campo GIA può produrre effetti meravigliosi e sorprendenti anche quando la si applica in luoghi o situazioni impegnative come ospedali, carceri, ricoveri per anziani, comunità di recupero, orfanotrofi, ma anche in strutture militari, scuole, tifoserie sportive, luoghi di lavoro e ritrovo ecc. E, con registrazioni, in allevamenti di animali e coltivazioni di vegetali, o altro ancora, le possibilità sono illimitate.
Dare assistenza, aiutare chi soffre ed è bisognoso di aiuto è forse uno degli aspetti più grandiosi ed “alti” dell’evoluzione umana. Può essere considerato un indicatore del livello di evoluzione raggiunto da un individuo o da un popolo. È bellissimo saper contribuire a rendere altri più Felici e aiutare chi è in difficoltà, molto più che saper solo aspettarsi di essere resi Felici, o aiutati da altri, ma un assistenzialismo generico, scontato o, peggio, preteso può avere effetti collaterali tutt’altro che evolutivi o piacevoli.
Soprattutto nell’invisibile, più si dà, più si diviene “Giganti” e più si riceve – a meno che si sia neonati – più si diviene “piccoli” e bisognosi. Può capitare che, pur essendo già adulti si arrivi a preferire di rimanere “piccoli” per poter continuare a ricevere. Uno dei “rischi” di chi viene aiutato da altri quando soffre veramente o solo ostenta sofferenza è che potrebbe far diventare il suo chiedere aiuto un atteggiamento conveniente cronico. Così come riuscendo ad entrare in uno stato di gratitudine Felice anticipata ci si rende più probabile vivere ciò che è più Felice, lamentandosi di qualcosa che si vive o che si teme ci si rende più probabile vivere proprio ciò di cui ci si lamenta o si teme, nonostante il possibile aiuto di altri.
Se il proprio lamentarsi diviene cronico ci si preclude da soli la possibilità di Accorgersi, di rivelare, coltivare ed esprimere i propri talenti e di esercitare vantaggiosamente il potere che si ha sulla realtà.
Chiunque sia semplicemente vivo e in grado di pensare e immaginare ha un grande potere su se stesso e sulla realtà oltre che talenti straordinari insospettabili che lo rendono meravigliosamente unico.
Quando ti accorgi dei tuoi difetti emergono i tuoi talenti e puoi diventare “Gigante”.
Se ognuno di noi la smettesse di voler aver ragione e iniziasse a riconoscesse i propri difetti, limiti o paure, potrebbe riuscire finalmente ad Accorgersi dei suoi talenti e delle capacità che ognuno ha, “nascoste”, dentro si sé. Chi inizia ad usare felicemente il suo potere su sé stesso e sulla realtà, con Gioia e
Gratitudine anticipata può riuscire, finalmente, a cambiare in meglio il suo Divenire e le cose, da solo, da sola, co-creando
con le proprie forze e volontà nuove possibilità, alternative, più Felici. Molte persone sono però un po’ pigre, rassegnate o distratte dal proprio pessimismo o sofferenza e fanno diventare, del voler essere continuamente assistite e aiutate da altri, il loro unico scopo, il loro unico intento e obiettivo. Con un intento del genere si può solo vivere soffrendo e generando altra sofferenza: chi si lamenta e ostenta la propria sofferenza per invocare e continuare a poter essere aiutato si trattiene dal sorridere e smette di essere grato, con l’effetto di poter solo peggiorare le cose, la propria vita e quella degli altri. Anche e nonostante il loro eventuale aiuto, che in questi casi sembra sempre insufficiente. Ed è inoltre molto poco piacevole aiutare chi è costantemente ingrato, sia a priori, sia a posteriori.
Per chi si dovesse accorgere di essere entrato nel circolo vizioso della costante richiesta di aiuto la tecnica del campo GIA può essere un strumento molto, molto potente, una rivelazione straordinaria, una preziosissima opportunità per smettere di vivere “elemosinando” attenzioni, soldi o l’aiuto di qualcuno di specifico e iniziare ad essere, invece, chi può aiutare altri, veramente.
Quando si ringrazia sorridendo si agisce su tutta la realtà con la co-partecipazione di tutto l’Universo, che è molto più ricco, generoso, positivamente imprevedibile con chi sa essere Felice e Grato in anticipo sul reale che con chi sa esserlo, eventualmente, solo dopo, per quanto generoso possa essere...
Tratto da Grazie. la tecnica del campo G.I.A. Bis Edizioni, 2011