In che modo i nostri pensieri plasmano il nostro cervello?
Nuova Biologia
Nuova Biologia
Tutti noi possiamo cambiare i circuiti del vostro cervello. Tutti noi abbiamo quel potere di scelta quantica. Abbiamo sempre posseduto gli strumenti per farlo, ma solo adesso siamo divenuti consapevoli di come si usano: ce lo spiega Joe Dispenza nel suo libro Evolvi il tuo cervello
Redazione - Scienza e Conoscenza - 03/07/2020
Il seguente articolo è tratto da Evolvi il tuo cervello
Vi invito ad avere un pensiero solo, un qualunque pensiero. Che il vostro pensiero sia collegato a una sensazione di rabbia, tristezza, ispirazione, gioia o eccitazione sessuale, avete modificato il vostro corpo. Avete modificato voi stessi. Qualsiasi pensiero, che si tratti di “non posso” come di “posso”, di “non sono abbastanza bravo” come di “ti amo”, produce effetti analoghi e misurabili.
Mentre voi siete seduti a leggere con noncuranza questa pagina senza alzare un solo dito, tenete presente che il vostro corpo sta subendo una moltitudine di cambiamenti dinamici.
Lo sapevate che tutt’a un tratto, attivati dal vostro ultimo pensiero, il vostro pancreas e le vostre ghiandole surrenali si sono messi a secernere alcuni nuovi ormoni? Come in un’improvvisa tempesta di fulmini, in diverse aree del vostro cervello l’intensità della corrente elettrica è appena aumentata, provocando il rilascio di una fiumana di sostanze neurochimiche troppo numerose da elencare.
La vostra milza e il vostro timo hanno inviato un gran numero di e-mail al vostro sistema immunitario per generare alcune modifiche. Diversi succhi gastrici sono entrati in circolo.
Il vostro fegato ha iniziato a produrre enzimi che solo alcuni istanti prima non c’erano. Il ritmo del vostro cuore è variato, i vostri polmoni hanno alterato la gettata sistolica, e il flusso sanguigno diretto ai capillari delle vostre mani e dei vostri piedi è cambiato. Tutto per aver avuto un unico pensiero. Così grande è il vostro potere.
Pensieri e chimica
Ma come fate a essere in grado di eseguire tutte quelle azioni? Tutti possiamo capire intellettualmente che il cervello è capace di gestire e regolare molte funzioni diverse in tutto il resto del corpo, ma fino a che punto noi siamo responsabili del lavoro che il nostro cervello sta compiendo in qualità di Direttore Generale del corpo? Che ci piaccia o no, una volta che un pensiero è sopraggiunto nel cervello, il resto è storia: tutte le reazioni corporee che conseguono dal nostro pensiero intenzionale o non intenzionale si dispiegano dietro le quinte della nostra consapevolezza. A pensarci, quando guardiamo direttamente al nocciolo della questione, è sorprendente rendersi conto di quanto influenti ed estesi possano essere gli effetti di uno o due pensieri, siano essi consci o inconsci.
[PRODOTTO_PH_8441]
Ad esempio, è possibile che i pensieri apparentemente inconsci che ci attraversano la mente quotidianamente e ripetutamente inneschino una cascata di reazioni chimiche che producono non soltanto ciò che sentiamo, ma anche come sentiamo? Possiamo accettare che gli effetti a lungo termine del nostro modo di pensare abituale possano semplicemente essere la causa del modo in cui il nostro corpo passa in uno stato di squilibrio, ovvero ciò che chiamiamo malattia? È verosimile che, un istante dopo l’altro, noi addestriamo il nostro corpo a non essere in buona salute attraverso la ripetizione dei nostri pensieri e delle nostre reazioni? E se il nostro pensiero da solo potesse spingere la nostra chimica interna al di fuori del raggio della normale attività tanto spesso da provocare alla fine una ridefinizione di questi stati anormali come stati normali, regolari, da parte del sistema di autoregolazione del corpo? È un processo sottile, ma forse finora non gli avevamo mai dedicato tanta attenzione. Mi auguro che questo libro offra alcuni suggerimenti per la gestione del vostro universo interno.
Modifica la consapevolezza per modificare il cervello
A proposito di attenzione, ora voglio che stiate attenti, diveniate consapevoli e ascoltiate. Riuscite a sentire il ronzio del frigorifero? Il suono di un’auto che passa vicino a casa vostra? Un cane che abbaia in lontananza? E la risonanza del vostro battito cardiaco? Soltanto spostando l’attenzione in quei momenti, avete provocato un aumento di potenza e tensione del flusso elettrico in milioni di cellule cerebrali nella vostra stessa testa. Scegliendo di modificare la vostra consapevolezza, avete modificato il vostro cervello. Non soltanto avete cambiato il modo in cui il vostro cervello funzionava alcuni istanti prima, ma anche il modo in cui funzionerà nell’istante successivo, e forse anche per il resto della vostra vita.
Quando ritornate a rivolgere l’attenzione alle parole di questa pagina, il flusso del vostro sangue diretto verso diverse parti del cervello è stato alterato. Avete anche innescato una cascata di impulsi, dirottando e modificando correnti elettriche dirette verso varie aree del cervello. Su un livello microscopico, una moltitudine di cellule nervose differenti si sono chimicamente alleate per “tenersi per mano” e comunicare, al fine di stabilire delle relazioni reciproche a lungo termine più salde. A causa del vostro spostamento di attenzione, la scintillante ragnatela tridimensionale si sta accendendo in nuove combinazioni e sequenze. Tutto questo l’avete fatto per mezzo del vostro libero arbitrio, spostando la vostra attenzione focalizzata. Avete letteralmente trasformato la vostra mente, le vostre idee.
Come esseri umani, abbiamo la capacità naturale di focalizzare la nostra consapevolezza su qualsiasi cosa. Come impareremo, come e dove dirigiamo la nostra attenzione, su che cosa rivolgiamo l’attenzione, e per quanto tempo, in ultima analisi ci definisce a livello neurologico. Se la nostra consapevolezza è così mobile, perché è così difficile mantenere l’attenzione su pensieri che potrebbero esserci utili? Proprio ora, continuando a rimanere concentrati sulla lettura di questa pagina, potreste avere dimenticato il vostro mal di schiena, la controversia che avete avuto poco tempo fa con il vostro capo, e persino di che sesso siete. È dove rivolgiamo l’attenzione e su che cosa la rivolgiamo che mappa il corso stesso del nostro stato d’essere.
[PRODOTTO_PH_8441]