David Bohm. La fisica dell'infinito, di Massimo Teodorani
Scienza e Fisica Quantistica
Scienza e Fisica Quantistica
David Bohm nacque nel 1917 in Pensilvania, USA, da geniroei ebrei, e morì nel 1992 a Londra. Dopo essersi brillantemente laureato in fisica con una specializzazione in meccanica quantistica, esercitò la sua attività come fisico teorico nelle più importanti università americane, come Berkeley e Princeton. Per via delle sue simpatie comuniste fu soggetto alla persecuzione del governo americano fino a essere indotto a emigrare, prima in Brasile, poi in Israele e infine in Gran Bretagna, dove rimase per tutto il resto della sua vita.
Massimo Teodorani - 18/11/2022
Nella seconda parte della sua vita egli arriverà a ripudiare il comunismo per abbracciare, soprattutto dopo l'incontro con il pensatore indiano Jiddu Krishnamurti, una filosofia di vita e di studio tutta impregnata di misticismo.
La sua transizione dal comunismo al misticismo seguì di pari passo l'evoluzione delle sue ricerche in fisica, che passarono da un razionalismo spinto a un approccio molto più intuitivo di volta in volta che egli passava da uno studio di problemi circoscritti come la fisica dei plasmi e la teoria quantistica classica a uno studio dell'universo nella sua globalità.
Dadiv Bohm è stato sicuramente il più rivoluzionario tra i fisici teorici e anche il primo e forse l'unico tra i fisici ad aver sviscerato il massimo del suo sapere sull'intima struttura dell'universo usando soprattutto un modo intuitivo e filosofico di approccio ai problemi. Passò prima per i canali convenzionali della fisica, dove tutto il relativo sapere si esplica solo attraverso trattazioni matematiche.
Ben presto egli si accorse, avventurandosi nel regno della teoria quantistica, che quella realtà fisica che crediamo meccanicistica e funzionante a orologeria diventa un paradosso quando si passa dal mondo ordinario a quello del mondo subatomico.
Iniziò allora a cambiare metodologia di pensiero in maniera tale da trasformare la fisica in una filosofia dal sapore Platoniano e fortemente intrisa di misticismo, seppur mai svincolata da un suo proposito primario di derivarne una fisica completamente nuova.