Divulgare la scienza facendo la scienza
Vincenzo Iorio - 01/01/2016
Vincenzo Iorio ha deciso di divulgare gratuitamente il suo ottimo "Manuale di divulgazione scientifica".
Il libro è scaricabile gratuitamente a questo indirizzo
http://www.atuttoportale.it/didattica/divulgazione_scientifica/manuale_divulgazione_scientifica.aspx
Vi proponiamo di seguito uno stralcio dell'introduzione.
La prima importante regola che mi preme trasmettere, mediante questo testo è che il vero docente per ottenere realmente il massimo dalle proprie lezioni, deve operare la sua azione formativa sapendo gestire nel modo migliore le capacità di attenzione della propria platea di uditori.
Il docente professionista per ottimizzare la propria didattica deve conoscere ed essere in grado di utilizzare tutti quei meccanismi che promuovono l’attenzione, che la tengono sveglia, che ne rispettano i limiti. Spesso, un errore che si commette durante lo svolgimento di una lezione, è quello di voler inculcare con forza le nozioni nelle menti dei presenti senza rispettare tutti quei segnali di stanchezza o di disattenzione, senza sforzarsi di diversificare gli argomenti, senza aggiungere quel lato ludico ed entusiastico all’argomento trattato. Questo comportamento, purtroppo di uso comune, è assolutamente da evitare. La tecnica didattica da utilizzare, invece - e che io ho sperimentato - è finalizzata all’ottenimento di una maggiore apertura mentale della platea, all’allargamento delle sue capacità di attenzione, ad una vera partecipazione alle argomentazioni che via via vengono dipanate. E tutto questo mediante semplici, ma indispensabili, stratagemmi. Solo così il docente, approfittando di questa condizione, riesce ad introdurre con eleganza all’interno della lezione, tutte le informazioni che vuol far assimilare. Il trucco è offrire allo spettatore la sensazione di una partecipazione globale all’azione formativa. Tramite la sperimentazione pratica dei concetti, oppure tramite l’uso di un certo tipo di strumenti audiovisivi, lo spettatore è coinvolto con maggiore intensità. Inoltre, se durante la lezione, si aggiungono ulteriori informazioni o si accompagna la trattazioni con racconti di episodi e aneddoti accuratamente scelti - magari ritenuti inutili o fuorvianti dalla maggior parte degli oratori -, si ricorre a un mezzo indispensabile per promuovere quel fortissimo grado di attenzione che rende perfetta una lezione.
Nel 1996 facevo dei corsi professionali a dipendenti di un’importante società di Napoli. La platea era costituita da persone con età oscillante dai 30 ai 45 anni, e ciò che si recepiva fortemente era un basso livello motivazionale e una scarsissima curiosità verso le argomentazioni del programma. Poiché le lezioni vertevano su argomenti legati alle tecnologie elettroniche organizzai un’esposizione in aula che faceva uso di slides e di animazioni a computer realizzate dal sottoscritto. Per raggiungere gli obiettivi che mi ero preposto in termini di interesse e motivazione del gruppo di studenti, realizzai delle animazioni sul progetto tethered. Il progetto tethered, chiamato anche “Satellite al guinzaglio” è stato il progetto spaziale portato avanti dagli americani nel 1992 e completato parzialmente nel 1996 con la missione STS-75 dello SPACE SHUTTLE. La navicella Columbia raggiunta la quota stabilita di circa 400 km, lasciava, infatti, in orbita un satellite connesso ad un lungo filo elettrico. L’intento era studiare la corrente circolante nel filo prodotta dall’interazione del campo magnetico terrestre (legge di Faraday-Lenz). Le animazioni che riguardavano questa missione illustravano lo Shuttle e la missione. C’erano vere foto a colori e la struttura dell’esperimento. Contemporaneamente alla visione dell’animazione e verso la fine dello spettacolo entrai nel vivo della lezione teorica definendo gli aspetti delle leggi dell’elettromagnetismo e la legge di Lenz vista da una posizione più accademica e ortodossa. L’attenzione in quella lezione fu molto alta. Sapevo benissimo che se avessi saputo accendere nell’animo della platea dei fruitori una certa attenzione avrei potuto sperare in quello spiraglio di lucida e sincera curiosità per introdurvi quello che era stabilito da programma. Non mi sbagliai. L’esperimento riuscì molto bene. Sapevo che parlando dello spazio, delle tecnologie spaziali, delle sonde, eccetera, avrei avuto un’attenzione maggiore. Qualche giorno dopo effettuai una lezione che parlava anch’essa dello spazio e della sonda Galileo. Parlai in modo particolare del generatore a radioisotopi in grado di fornire la necessaria energia alle apparecchiature elettroniche della sonda. Approfittai dell’occasione per scivolare sulle argomentazioni del programma definendo cosa sono le pile elettriche, la loro origine, il funzionamento e conclusi la lezione con la definizione dell’energia e della potenza. Ovviamente lo spazio e le vicissitudini di sonde, veicoli, astronauti o missioni planetarie, costituisce solo una parte delle argomentazioni possibili per attirare l’attenzione di una platea. L’arte è quella di racimolare da qualsiasi fonte informativa situazioni che possono ricalcare in qualche modo le leggi fisiche che ci si appresta a studiare. L’efficacia dell’azione è anche dovuta alla bravura del docente ed alla sua possibilità di spaziare con una certa maestria in varie argomentazioni. Il risultato finale che se ne trae è la soddisfazione più ampia di aver effettivamente offerto un servizio reale in termini di apprendimento.
Vincenzo Iorio ha deciso di divulgare gratuitamente il suo ottimo "Manuale di divulgazione scientifica".
Il libro è scaricabile gratuitamente a questo indirizzo
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