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Eros e Thanatos: mito o chiave per svelare una nuova realtà?

Scienza e Fisica Quantistica

Eros e Thanatos: mito o chiave per svelare una nuova realtà?

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Eros e Thanatos: mito o chiave per svelare una nuova realtà?

Giuliana Conforto, nel suo ultimo libro Le stelle cadranno dal cielo?, affronta un tema complesso e affascinante: la relazione tra le due forze nucleari fondamentali, la forza “forte” e la forza “debole”, e il loro significato simbolico nell’esperienza umana. La forza “debole”, che anima e crea connessioni, viene associata ad Eros, mentre la forza “forte”, che confina e distrugge, si lega a Thanatos. Questa analogia tra scienza e mito offre uno spunto di riflessione sul modo in cui percepiamo e costruiamo la realtà, aprendo la strada a una visione più ampia del nostro ruolo nell’universo.


Francesca Lanza - 14/01/2025

Esiste Un’Altra Forza

A completare il quadro delle forze fondamentali della natura fu Enrico Fermi, che nella prima metà del XX secolo identificò la quarta interazione fondamentale: la forza debole. Dopo la forza gravitazionale, l’elettromagnetica e la forte, questa scoperta aggiunse un tassello cruciale alla comprensione dei processi subatomici. La forza debole è indispensabile in fenomeni come il decadimento radioattivo e le reazioni nucleari che alimentano le stelle, rendendola essenziale per l’equilibrio cosmico. Qual è il legame tra queste forze?

Una proposta senz’altro originale è quella di Giuliana Conforto che interpreta queste forze in chiave simbolica, sostenendo che l’umanità, da sempre, ha fatto affidamento sulla forza “forte” per dominare, distruggere e controllare, un atteggiamento che ha portato a percepire il mondo come un luogo conflittuale. La forza “debole”, invece, offre un’alternativa: è una forza che anima, comunica e connette, un’energia sottile che, se riconosciuta e utilizzata, potrebbe trasformare radicalmente il nostro modo di vivere.

Eros e Thanatos: il mito nella scienza

Nell’interpretazione di Conforto, le due forze nucleari riecheggiano antichi archetipi mitologici. Eros, la forza dell’amore, rappresenta la forza “debole”, un'energia creativa che unisce e dà vita. Thanatos, l’istinto di morte, si riflette nella forza “forte”, che limita, separa e distrugge.

Il mito di Eros e Psiche e le loro nozze eterne, ad esempio, simboleggia questa dualità. Psiche, spinta dalla curiosità, attraversa il regno dei morti per ricongiungersi a Eros, scoprendo che l’amore è il potere che trascende la morte e la separazione. Allo stesso modo, la scienza moderna ci invita a vedere oltre i limiti apparenti del mondo fisico, riconoscendo che la forza “debole” può rivelare una realtà più profonda e unitaria.

La percezione della realtà e l’Altra Terra

Come detto, secondo Conforto, l’uso predominante della forza “forte” ha plasmato una visione del mondo dominata dalla separazione e dal conflitto. Questa prospettiva, che permea le nostre culture e istituzioni, ci ha portato a vedere il pianeta come un luogo di scarsità e competizione. Tuttavia, la fisica moderna e le antiche intuizioni poetiche suggeriscono un’alternativa: se impariamo a utilizzare la forza “debole”, possiamo accedere a una nuova percezione della realtà, l’“Altra Terra”.

L’Altra Terra non è solo una metafora, ma una dimensione effettivamente osservabile grazie alle tecnologie scientifiche. Questo “nuovo pianeta” coesiste con il nostro, ma rimane invisibile ai nostri occhi limitati dalla luce elettromagnetica. È un luogo dove la cooperazione sostituisce il conflitto, un regno di armonia che si apre quando abbandoniamo la forza distruttiva di Thanatos per abbracciare l’energia vitale di Eros.

L’Amore che muove il Sole e le Stelle

Conforto sottolinea come i grandi poeti abbiano da sempre inteso ciò che la scienza moderna sta scoprendo. Dante, nella Divina Commedia, parla di un amore cosmico che “move il sol e le altre stelle”. Giordano Bruno descrive l’universo come un insieme infinito di mondi intelligenti, uniti dalla forza dell’amore.

Queste intuizioni poetiche trovano eco nella fisica contemporanea. Recenti scoperte di due geofisici cinesi, Yi Yang e Xiaodong Song, dell’Univeristà di Pechino, hanno dato prova che le due rotazioni al centro della terra, una verso est e l’altra verso ovest, potrebbero invertirsi.

Una catastrofe?

Piuttosto l’Apocalisse, nel senso originario del suo termine, ovvero Rivelazione… Un evento senza precedenti nella storia ma non certo una catastrofe, quanto piuttosto un cambio della visione consueta.

Una nuova scelta per l’umanità

L’ipotesi suggerita dai due geofisici cinesi coinvolgerebbe anche la magnetosfera terreste, la grande mela che, secondo la scienza accademica, ci protegge dai pericolosi raggi cosmici.

Ma le cose stanno davvero così, si chiede Conforto? Siamo sicuri che siano così pericolosi?

L’inversione della magnetosfera terrestre è già avvenuta circa 41 mila anni fa e non sembra aver provocato catastrofi. Tale trasformazione potrebbe provocare un cambio ra­dicale della visione finora consueta e non provocare danni all’umanità che vive sulla superficie terrestre. Potrebbe svelare invece l’Universo reale − quello com­posto dal cospicuo 95% della massa calcolata, ma finora mai osservata dalla scienza.

La scienza tutt’ora, infatti, non osserva il 95% della materia esistente, che pure calcola; una percentuale per niente trascurabile! Ciò accade perché osserviamo solo l’abbagliante luce elettromagnetica e non usiamo l’Altra Luce.

Questo 95% potrebbe es­sere composto di altri generi di materia, diversi dall’unico che conosciamo, non osservabile con gli strumenti consueti, i telescopi, ma che potrebbe essere “udibile” o, meglio, sensibile per chi ha “orec­chie per intendere”, come diceva Gesù.

Usare la forza debole è usare il lato luminoso della forza; non è mito o fantascienza quanto piuttosto riconoscere quella verità straordinaria che è la Vita e i Suoi modi di manifestarsi: amicizia, fratellanza e comprensione, lealtà e cooperazione, disponibilità a riconoscere le diversità e pure a rispettarle, quindi la fine di tutti conflitti che hanno lacerato il singolo individuo e l’intera collettività nel corso di tutta la storia conosciuta.

Non si tratta dunque della fine del mondo ma del nostro modo consueto di concepirlo e quindi la rivelazione che siamo su un “pianeta scuola” in cui possiamo imparare a “discernere il bene dal male” e abbandonare la futile e inu­tile lotta tra bene e male che ha dilaniato tutta la storia co­nosciuta.

Francesca Lanza


Francesca Lanza
Responsabile del coordinamento editoriale della collana Scienza e Conoscenza per Macro Edizioni, formatrice, coach a indirizzo olistico motivazionale. Leggi la biografia
Responsabile del coordinamento editoriale della collana Scienza e Conoscenza per Macro Edizioni, formatrice, coach a indirizzo olistico motivazionale. Leggi la biografia



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