Il futuro della rete si fa al CERN
Marianna Gualazzi - 01/01/2016
Era il lontano 2001 quando, indossando una maglietta con su scritto "CERN where the web was born" entrai per la prima volta nel centro di calcolo del Centro Europeo per la Ricerca Nucleare di Ginevra: il rumore delle migliaia di ventole che raffreddavano le migliaia di pc impilati nei rack contenuti nel grande capannone impediva lo svolgersi di una normale conversazione. Era un
impressionante e bellissimo esempio dell'ingegno umano.
Varcare le porte del CERN è una grande emozione sia per i cultori della scienza che per i profani: vi si respira l'aria della conoscenza, del sapere, della ricerca e della condivisione delle idee, il tutto in un clima di grande informalità e reali pari opportunità, sia per giovani studenti e studentesse, che per i veterani della ricerca.
Nei cinque anni in cui mio marito ha lavorato per il laboratorio di ricerca sulla fisica delle alte energie più grande del mondo e in cui abbiamo vissuto a pochi chilometri dai suoi cancelli, il CERN è stato anche un po' la mia casa e ho avuto modo di guardare con passione ai grandi progetti di ricerca che porta avanti.
In questo bel video, terzo episodio di FFW—Fast Forward, progetto nato dalla collaborazione tra MOTHERBOARD Italia e Fastweb, ci viene raccontato come la fisica delle alte enregie portata avanti al CERN abbia dato un contributo fondamentale alla nascita di Internet ormai oltre 30 anni fa, e di avanzatissime integrazioni tra reti, dati e calcolo oggi.
Alberto Pace, responsabile del Data Center del CERN, e Lucia Morganti del Cnaf-INFN di Bologna ci parlano della GRID, di come si fa a stoccare 6 giga bite di dati al secondo, a gestire 50.000 nastri, centinaia di migliaia di processori, 40.000 km di fibra ottica (lunghezza pari alla circonferenza della terra).
Con uno stile accattivante e una modalità di racconto avvincente, questo video dedicato al CERN è una chicca da non perdere per tutti coloro che vogliono capire quale sarà il futuro della rete e sbirciare quell'affascinante wunderkammer che è il Centro Europeo per la Fisica Nucleare di Ginevra.