Intervista al fisico quantistico Amit Goswami
Redazione - Scienza e Conoscenza - 01/01/2016
Scienza e Conoscenza: Secondo lei, cosa stanno cercando di scoprire le più avanzate ricerche della fisica delle particelle, attualmente in corso al Cern di Ginevra e al Fermi Lab di Chigaco? Stanno forse cercando di risolvere le domande fondamentali sulla natura della realtà?
Amit Goswami: Beh, dipende dal punto di vista. Per i materialisti, i fisici e gli scienziati, la natura delle particelle elementari è importante. Ma, naturalmente, il verdetto finale non è ancora stato emesso, perché ci sono delle particelle che il modello tradizionale ha predetto, ma nessuno ha mai trovato. Quindi, posso capire perché si sta investendo tanto denaro pubblico su questi progetti. Quello che non mi piace è l’esclusività di questi progetti. È evidente che potremmo anche non trovare mai queste particelle, perché non possiamo generare una quantità sufficiente di energia in nessun acceleratore costruito sulla Terra. Non dovremmo cominciare questi progetti senza prima disporre di una base teorica molto maggiore, di alcuni punti fermi condivisi dagli scienziati. Stiamo sperperando i nostri soldi senza potere avere risultati all’altezza degli investimenti. Questo è ciò che avviene ormai da molti decenni. La fisica delle particelle elementari e quella delle energie elevate non stanno facendo passi in avanti, ma la società avrebbe bisogno di quei miliardi di dollari per altre ricerche o per soddisfare dei bisogni sociali. Questi progetti hanno costi esorbitanti. Ecco perché la gente li contesta. Le contestazioni non nascono però da oggi. Sono trenta o quaranta anni che l’utilità di questi esperimenti viene messa in discussione. E non è mai stato difficile capire che molto probabilmente non troveremo le risposte finali che stiamo cercando in questo campo. Allora io mi chiedo: è davvero necessario tutto ciò, in questa fase della nostra evoluzione? Ci troviamo di fronte a una crisi economica di portata planetaria. Ora come ora, avremmo urgentemente bisogno di concentrarci su cose più vicine ai problemi dell’uomo, che sono numerosissimi: surriscaldamento globale, terrorismo, collasso economico, fallimento delle democrazie nel risolvere i problemi, assistenza sanitaria. Questi problemi vanno affrontati e richiedono ingenti spese. Per cui, lei vede bene come alla fin fine si tratta semplicemente di valutare le nostre priorità. Devo dire, in tutta franchezza, che io non sono favorevole a continuare questi sperperi di denaro pubblico.
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