L'etere nel XX secolo: da Todeschini a Reich
Scienza e Fisica Quantistica
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Due scienziati screditati e misconosciuti del Novecento, Todeschini e Reich, hanno dedicato la loro vita allo studio dell'etere e dell'energia che lo pervade e hanno elaborato interessanti teorie sulla bioenergia
Gabriele Muratori - 02/08/2023
Tratto da Noi Medici di Noi Stessi
Il XX secolo è stato un periodo molto difficile per chi credeva nell’esistenza dell’etere. Per queste persone l’emarginazione da ogni discussione e dibattito era quasi la regola, presso un mondo scientifico e accademico saldamente attaccato, dominato e infatuato dalla teoria della relatività, che ne esclude la presenza e che considera lo spazio come vuoto.
Destino volle che proprio un ingegnere italiano, Marco Todeschini, si opponesse con tutte le sue forze a questo conformismo e, con una serie di intuizioni, scoperte e invenzioni elaborasse una interessantissima e ancora attuale teoria sulla presenza dell’etere e sui suoi effetti in tutti i campi dell’esistente.
Todeschini per oltre trent’anni ricercò e individuò il principio unifenomenico, quel principio cioè unificatore della formazione di tutti i fenomeni, ponte di passaggio tra il mondo materiale e quello spirituale.
Fondamento per tutta questa conoscenza è, in contrapposizione alle tesi della relatività einsteiniana, la rivalutazione del concetto di “etere”, ovvero di quel fluido sottilissimo responsabile di ogni moto e fenomeno dell’universo, dal mondo atomico a quello cosmologico, con una influenza reciproca tra le realtà biologiche e psichiche.
L'etere secondo Todeschini
Nell’ambito della teoria della presenza dell’etere introdusse con assoluta novità una componente psichica e spirituale fino ad allora emarginata da tutti gli scienziati. Secondo Todeschini esiste una “intelligenza Universale” di natura puramente spirituale che, grazie alla presenza delle forze che mette in atto, trasforma lo spazio vuoto in uno spazio pieno a densità costante, proprio come un’altra sostanza materiale.
In poche parole, lo spazio privo di qualsiasi particella atomica o subatomica, sinonimo perciò di vuoto assoluto, per il fatto stesso di essere sede in ogni suo punto di “forze”, diventa inerte, assume una massa, una certa densità, al pari della materia; oppone per questo resistenza a corpi in movimento o induce riduzione di velocità in corpi già in movimento. In questo modo si comporta come spazio pieno.
Todeschini quindi ammette l’esistenza di uno spazio tridimensionale, fluido, denso e incompressibile, con una densità propria pari a 1/9x10 elevato alla ventesima potenza, inferiore a quella dell’acqua che è circa uguale a 1 kg/dm3.
Cercando, poi, il fondamento a un principio unificante, afferma che la meccanica con cui si verificano i fenomeni naturali nel microcosmo (corpo umano) è la stessa del macrocosmo (universo).
Nella sua opera principale dal titolo Spazio-biofisica e Psicodinamica, sostiene che l’esistenza dell’etere è la condizione indispensabile e per la formazione della materia, e per il sistema di percezione corporea attraverso l’attivazione degli organi di senso. Riassume egli stesso in modo molto sintetico il suo pensiero in questo brano: «Il mondo fisico è costituito solamente di spazio fluido inerziale, i cui movimenti rotanti costituiscono i sistemi atomici e astronomici che formano la materia».
Questo testo richiama il fatto che come si formano i sistemi stellari e galattici, cioè quelli di dimensione infinitamente grande, così si formano in sistemi atomici, infinitamente piccoli.
Reich e l'energia orgonica
Durante il XX secolo svolse la sua attività un altro scienziato molto interessante e controverso, che se vogliamo parlare di etere o forme di energie simili non possiamo trascurare. Si tratta di W. Reich, il quale attraverso i suoi studi giunse a scoperte molto interessanti anche se “non autorizzate”, come riporta Marco Pizzuti nel suo testo già citato.
Wilhelm Reich fu medico, psicoanalista, proveniente dalla grande e famosa scuola di Vienna fondata da Sigmund Freud. A differenza di molti suoi colleghi si impegnò anche in attività politiche e sociali.
Non si fermò qui: si interessò pure di fenomeni fisici e biologici e la scoperta dell’energia orgonica, che presenta caratteristiche molto simili all’etere tanto che si può identificare con esso, fa parte di questo suo interesse.
Lasciò in eredità una serie di invenzioni e sistemi terapeutici di grande valore e attualità, che ancora oggi vengono apprezzati e utilizzati soprattutto nei campi della psicoanalisi, della medicina e della meteorologia.
Grazie al fatto che non è assolutamente costoso procurarsi, fabbricarsi e adattare alle proprie esigenze gli strumenti che egli stesso ha inventato, numerosi estimatori della sua opera e liberi ricercatori hanno potuto riprodurre con una certa facilità i suoi esperimenti e metodi di cura. Questa materia è completamente libera da brevetti o diritti d’autore.
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