La Biorisonanza nei sistemi viventi
Scienza e Fisica Quantistica
Scienza e Fisica Quantistica
Un metodo che permette la misurazione dell’inquinamento elettromagnetico e la sua interferenza con le normali funzioni dell’organismo
Fausto Bersani Greggio - 23/07/2021
Come spiegare il fenomeno della risonanza?
La presenza dei campi elettromagnetici (CEM) di natura antropica sta diventando sempre più invasiva nella vita quotidiana, soprattutto per quanto concerne le connessioni wireless.
Molti esperti ritengono, a fronte di indagini epidemiologiche e di laboratorio, che i CEM, anche non ionizzanti, possano essere causa di patologie. Gli organismi viventi esposti ai CEM interagiscono con essi assorbendone energia. In questi casi è però necessario distinguere tra campo incidente e campo interno.
Il campo incidente è quello situato nella zona di interesse in assenza del corpo materiale, in sostanza nel vuoto, mentre il campo interno è quello realmente presente all’interno del sistema biologico.
In genere il campo interno è direttamente proporzionale a quello incidente, tuttavia il fattore di proporzionalità cambia da punto a punto in funzione delle proprietà elettriche del corpo e della sua geometria, rendendo l’analisi del problema alquanto complessa. In particolare alcuni strati di materiale possono risultare di spessore e composizione tali da provocare fenomeni di risonanza a frequenze particolari, fenomeni che dovrebbero essere tenuti in considerazione quando si valuta il livello di pericolosità di un CEM.
Il fenomeno della risonanza può essere qualitativamente spiegato nel modo seguente:
la risonanza è la capacità che ha il sistema di aumentare
l’ampiezza di oscillazione in corrispondenza di sollecitazioni esterne
sintonizzate esattamente sulle frequenze proprie di vibrazione.
In questo caso, in modo molto efficiente, il sistema assorbe, amplificandola, l’energia ceduta da una perturbazione.
Supponiamo che un’onda EM incida sulla superficie A di un tessuto biologico, vi penetri e si propaghi al suo interno.
Quando l’onda arriva all’estremità opposta B si riflette e torna quasi interamente indietro. Una volta arrivata alla superficie da cui è entrata l’onda si riflette di nuovo e se si sovrappone perfettamente all’onda incidente rinforzandola per interferenza costruttiva.
L’effetto risultante di questa successione di riflessioni alle estremità e sovrapposizioni in fase genera una cavità risonante per i CEM all’interno del corpo esattamente come accade per il suono relativamente alla cassa di una chitarra.
In altri termini, un campo incidente, anche non particolarmente intenso, può provocare rinforzi e concentrazioni (hot spots) all’interno del corpo con possibili situazioni di rischio anche quando i valori medi all’esterno non sono tali da superare i valori considerati di sicurezza per la popolazione che, in genere, sono sbrigativamente formulati in campo libero, peraltro con discutibili indicazioni sui tempi e i modi di misura. [continua...]
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- Il metodo proposto dal Dott. Fausto Bersani Greggio
- L'apparato strumentale e la metodica utilizzata
- I risultati sperimentali