Microtubuli e coscienza
Scienza e Fisica Quantistica
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Dopo tante analisi sul nostro cervello ora sappiamo qualcosa in più sulla nostra coscienza grazie ai microtubuli, vere e proprie unità dotate di intelligenza
Gabriele Muratori - 12/06/2024
Recentemente il matematico Roger Penrose e l’anestesiologo Stuart Hamerof hanno proposto un modello di acquisizione di stati di coscienza basato su un tipo di attività cerebrale chiamata “neurodinamica quantistica”.
Il modello fondato su di uno studio attento del cervello, dimostra che i microtubuli, piccole formazione intracellulari che costituiscono l’ossatura dei neuroni cerebrali, funzionino su tutta la massa cerebrale in uno stato di “entanglement orchestrato” tra loro, e proprio questo stato genera un atto di coscienza.
I microtubuli rappresentano una specie di ossatura di tutte le cellule. Nell’ambito del citoplasma cellulare ne organizzano la forma e la funzione.
I microtubuli sono vere e proprie unità dotate di intelligenza propria, e questa forma elementare di intelligenza dei microtubuli fu verificata direttamente dagli esperimenti di Hameroff sulla divisione cellulare nelle cellule normali e cancerose: egli si accorse infatti della straordinaria capacità dei cromosomi di separarsi in maniera estremamente precisa grazie all’azione regolatrice dei microtubuli.
Introduciamo a questo punto il ruolo della stimolazione vagale, che ha come effetto il recupero funzionale degli organi vitali nella cavità addominale e toracica. In questa condizione, gli organi e i visceri ben funzionanti e nutriti da una buona ossigenazione del sangue, producono tutti quei substrati e metaboliti di cui il cervello si nutre per un buon funzionamento, e in questo modo si attiva un proficuo ciclo virtuoso.
Gli organuli subcellulari dei neuroni, e in primo luogo i microtubuli neuronali, si modificano e attivano una serie coerente di reazioni cellulari, concretizzando nel tessuto vivente i concetti astratti.
Questa serie di reazioni porta tutti gli atomi delle molecole del corpo in uno stato di maggiore funzionalità.
Questo fenomeno prende il nome di “coerenza quantistica” che, applicata alla funzione neuronale, comporta la formazione del momento conscio, cioè di uno stato proprio di coscienza.
Il segreto, o meglio, la condizione atomica e molecolare di questo fenomeno, è che gli elettroni che trasportano la corrente elettrica si muovono tutti insieme in modo coerente, come se fossero un’unica gigantesca particella.
La conseguenza di questa generale armonia è che la corrente elettrica scorre praticamente senza ostacoli.
Questa situazione secondo Roger Penrose si verifica a livello cerebrale, ed è mediata dall’attività dei tubuli presenti a migliaia nei miliardi di neuroni, che sono le cellule fondamentali del sistema nervoso.
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