REICH - IL GENIO DELL’ENERGIA ORGONICA
Scienza e Fisica Quantistica
Scienza e Fisica Quantistica
Le ricerche di Wilhelm Reich (1897- 1957), psicanalista e psichiatra austriaco, partirono dall’energia atmosferica libera, che sembra tanto simile all’energia oscura, al cosiddetto campo di Higgs, e anche a quella che Reich definì energia cosmica primordiale, pre-atomica, che sembra essere presente ovunque nell’universo, e da cui deriverebbe tutto ciò che vive, come credono da millenni anche in Oriente (il Prana, il Chi).
Redazione - Scienza e Conoscenza - 01/07/2022
Wilhelm Reich è un’opera collettiva curata da Vincenzo Valenzi e Luigi De Marchi, con la collaborazione di tecnici, studiosi e appassionati delle scoperte sull’energia orgonica che permea tutto l’universo.
A cura della redazione della collana Scienza e Conoscenza.
Dall’orgasmo all’energia cosmica
Reich incontrò questi concetti mentre era a caccia di una base organica per le nevrosi e le stagnazioni di energia psichica che si riscontrano in questi quadri clinici, e con il suo spirito interdisciplinare si spostò progressivamente dalla psicoanalisi agli studi di biofisica per comprendere l’enigma dell’energia psichica che, secondo lui, stava alla base della funzione principe della vita: la funzione dell’orgasmo.
Reich, figlio di un’epoca di sconvolgimenti scientifici e culturali, aggredì i nodi centrali della crisi esistenziale e sociale del suo tempo traendo le conclusioni logiche dei Tre saggi sulla sessualità di Freud (di cui era uno degli allievi prediletti), sviluppando la teoria dell’orgasmo e formulando la necessità di una rivoluzione sessuale nei costumi.
Mentre studiava l’energia psichica, si imbatteva in una serie di fenomeni energetici biologici e atmosferici che gli fecero pensare di aver trovato finalmente ciò che gli uomini hanno sempre cercato: l’energia primordiale cosmica da cui tutto deriva. In omaggio ai suoi studi sull’orgasmo e sull’organismo umano la chiamò energia “orgonica”.
L’Energia orgonica
L’Energia orgonica secondo Reich si differenziava da tutte le altre energie conosciute, che derivano dalla materia e che sono pertanto definite energie secondarie: elettrica, magnetica, nucleare ecc. Dopo la caduta del fascino scientifico dell’Etere, oggi vengono studiate solo queste ultime forme di energia e viene considerato l’atomo come il costituente base della natura, mentre W. Reich lo considerava come il prodotto di una specifica funzione dell’energia primordiale e cioè della Superimposizione, dove due o più correnti di energia si uniscono (come esempio si consideri la figura di una galassia a spirale a due o più bracci) e da cui si genera materia. Considerando che ogni manifestazione dell’esistenza deriva, in ultima analisi, da processi energetici, l’ipotesi scientifica dell’Orgonomia non sarebbe estranea a nulla di ciò che esiste.
Ma Reich non si era occupato solo di biofisica e psicologia, aveva lavorato molto in campo sociologico dando contributi essenziali alla comprensione della Psicologia di massa del fascismo e individuando come il problema non riguardasse solo le tendenze autoritarie di destra, ma anche quelle di sinistra (il cosiddetto fascismo rosso). Inoltre anticipò alcuni sviluppi del pensiero moderno (pensiero laterale, pensiero debole ecc.) creando la tecnica del Pensiero Funzionale, che sembra uno strumento utile per contribuire all’eterno tentativo dell’uomo di comprendere se stesso e la natura da cui emerge e di cui fa parte. Naturalmente l’uomo ha, da sempre, percepito l’esistenza di un’energia universale: il Prana in India, il Chi in Cina, Dio per tutte le religioni monoteiste, l’èlan vital di Henri Bergson, che ha avuto una notevole importanza negli anni della formazione di Reich, l’entelechia di Dreitsch, il concetto stesso di etere. La differenza risiede nel fatto che con la teoria dell’energia orgonica si è per la prima volta coltivata l’idea che questa energia possa essere dimostrata e misurata (negli anni ’40 e ’50 del secolo scorso) in vari modi: termicamente, elettroscopicamente, visivamente, con il contatore Geiger-Mueller.
Guarire con l’accumulatore orgonico
Il cosiddetto Accumulatore Orgonico e la relativa energia (o quello che è) in esso concentrata, possono essere utilizzati negli organismi biologici nella gestione dei processi infiammatori, nelle ferite, nelle meteoropatie ecc., con risultati molto incoraggianti anche se non controllati in doppio cieco. Altri studiosi (James De Meo, Roberto Maglione e altri), hanno usato altri strumenti sviluppati da Reich, tra cui una tecnologia che consente di operare modificazioni climatiche utilizzando il cloud-buster con risultati che sembrano meritare una attenta valutazione teorica e sperimentale.
Gli studi sulla forza motrice dell’Orgone seguiti da Reich hanno condotto anche al motore a energia orgonica, sviluppato sul piano teorico e sperimentale a opera del Gruppo di Paulo e Alexandra Correa con risultati che appaiono molto incoraggianti e anche in questo caso meritevoli di attenzione. Da ciò si può dedurre che sono in corso studi in diverse parti del mondo, che tendono a confermare molte delle osservazioni di Reich (dall’analisi del carattere, agli effetti biologici dell’accumulatore orgonico, all’esistenza di una forza motrice orgonica ecc.).