Churchill e gli UFO
Giuseppe Vatinno - 01/01/2016
L’estate è un periodo in cui escono sui giornali notizie relative agli UFO (dall’acronimo inglese Unidentifield Flying Object); i malvagi ritengono che questo argomento, di solito non molto trattato durante l’anno, abbia, per sua intima natura, una stretta connotazione estiva perché durante tale periodo canicolare, come è noto, i giornali dimagriscono ed hanno poche pagine causa ferie dei collaboratori e quindi è più facile che certi argomenti, per così dire, emergano anche su quotidiani prestigiosi. Quindi, non smentendosi, anche quest’anno è stata tirata fuori una notizia di tale fatta che io ritengo comunque interessante perché coinvolge aspetti storici, politici e sociali non indifferenti e che non sono stati ancora trattati in maniera esauriente.
La notizia è quella della recente apertura (primi di agosto) in Gran Bretagna dell’Archivio Nazionale di Stato che contiene molti documenti che erano stati secretati 50 anni fa. Uno di questi riguarda appunto l’interesse mostrato dal governo britannico per gli “oggetti volanti non identificati”, cioè quelli che sono chiamati comunemente “Ufo” che destarono l’interesse dei militari nello scorso secolo (ed anche dell’attuale).
Il primo coinvolgimento di Churchill, che guidò la Gran Bretagna alla vittoria della Seconda Guerra mondiale, è del 1912 quando il cielo del Sheerness nell’Essex fu solcato da un misterioso ordigno che luccicava sopra una base militare della Royal Navy; la cosa fece clamore e il parlamento ordinò all’allora Primo Lord dell’Ammiragliato, cioè Winston Churchill di indagare e riferire. Se ne occuparono i servizi segreti, ma senza risultati apprezzabili e la cosa finì lì.
Tuttavia, nel 1945 il fenomeno si ripeté in maniera anche più eclatante; si era sul finire della Seconda guerra Mondiale e dei piloti della Raf, di ritorno da una missione sulle coste meridionali del Regno Unitosi erano trovati di fronte un “oggetto metallico” che poi era improvvisamente sparito. Churchill fu abbastanza impressionato dal fatto tanto da parlarne con il generale americano Dwight Eisenhower che allora comandava le forze alleate in Europa. I due ritennero che dato il periodo mondiale molto delicato non fosse il caso di dare troppa pubblicità al fatto ed incaricarono una commistione mista USA – UK dei servizi segreti di studiare il fatto. I risultati della commissione esclusero che si potesse trattare di ordigni sperimentali tedeschi (Hitler aveva parlato più volte di misteriose armi segrete che avrebbero cambiato il corso della guerra), ma non riuscirono comunque a spiegare cosa fossero. Tuttavia, questa seconda volta, Churchill era deciso ad affrontare la cosa con più determinazione e ancora in una nota del 28 luglio 1952 chiedeva al viceministro dell’aereonautica militare di fornire informazioni su i tanti avvistamenti di oggetti volanti che erano segnalati in tutto il mondo (tanto che il famoso psicanalista Carl Gustav Jung scrisse un saggio su di essi intitolato “Sulle cose che si vedono in cielo”) ed anche, nel Regno unito. I risultati delle indagini esclusero che fossero “dischi volanti”, ma non spiegarono, ancora una volta, cosa fossero realmente. La pubblicazione dei documenti di Stato finora segreti non ha mostrato rivelazioni particolari, ma è interessante notare, anche dal punto di vista storico, che per diversi decennio i servizi segreti britannici e il ministero della difesa seguirono la vicenda con attenzione.
Anche l’ex Presidente Usa, Jimmy Carter (1977 – 1981) asserì di aver visto un Ufo sui cieli della Georgia, nel 1969, mentre si stava preparando a fare un discorso presso il locale Lion Club.
Fatte le debite proporzioni storiche, è interessante notare che l’ on. Borghezio della Lega Nord insieme al prof. Massimo Teodorani, astrofisico, hanno fatto, lo scorso giugno, una petizione al Parlamento europeo per richiedere l’apertura dei documenti ancora riservati e di instaurare un osservatorio europeo su tali fenomeni.
Comunque lo studio più accurato fatto sul fenomeno Ufo, a livello di sicurezza nazionale, è stato quello denominato Progetto “Blue Book” condotto dall’aereonautica statunitense dal 1951 al 1969 in cui furono indagati ben 12618 casi dei quali 701 erano più propriamente “Ufo”; il rapporto conclusivo, il cosiddetto “Rapporto Condon”concluse che gli “Ufo” non presentavano una minaccia per gli USA né vi erano prove di una loro origine extraterreste. Tuttavia, gli Ufo, al di là della loro origine, continuano ad essere visti…
La notizia è quella della recente apertura (primi di agosto) in Gran Bretagna dell’Archivio Nazionale di Stato che contiene molti documenti che erano stati secretati 50 anni fa. Uno di questi riguarda appunto l’interesse mostrato dal governo britannico per gli “oggetti volanti non identificati”, cioè quelli che sono chiamati comunemente “Ufo” che destarono l’interesse dei militari nello scorso secolo (ed anche dell’attuale).
Il primo coinvolgimento di Churchill, che guidò la Gran Bretagna alla vittoria della Seconda Guerra mondiale, è del 1912 quando il cielo del Sheerness nell’Essex fu solcato da un misterioso ordigno che luccicava sopra una base militare della Royal Navy; la cosa fece clamore e il parlamento ordinò all’allora Primo Lord dell’Ammiragliato, cioè Winston Churchill di indagare e riferire. Se ne occuparono i servizi segreti, ma senza risultati apprezzabili e la cosa finì lì.
Tuttavia, nel 1945 il fenomeno si ripeté in maniera anche più eclatante; si era sul finire della Seconda guerra Mondiale e dei piloti della Raf, di ritorno da una missione sulle coste meridionali del Regno Unitosi erano trovati di fronte un “oggetto metallico” che poi era improvvisamente sparito. Churchill fu abbastanza impressionato dal fatto tanto da parlarne con il generale americano Dwight Eisenhower che allora comandava le forze alleate in Europa. I due ritennero che dato il periodo mondiale molto delicato non fosse il caso di dare troppa pubblicità al fatto ed incaricarono una commistione mista USA – UK dei servizi segreti di studiare il fatto. I risultati della commissione esclusero che si potesse trattare di ordigni sperimentali tedeschi (Hitler aveva parlato più volte di misteriose armi segrete che avrebbero cambiato il corso della guerra), ma non riuscirono comunque a spiegare cosa fossero. Tuttavia, questa seconda volta, Churchill era deciso ad affrontare la cosa con più determinazione e ancora in una nota del 28 luglio 1952 chiedeva al viceministro dell’aereonautica militare di fornire informazioni su i tanti avvistamenti di oggetti volanti che erano segnalati in tutto il mondo (tanto che il famoso psicanalista Carl Gustav Jung scrisse un saggio su di essi intitolato “Sulle cose che si vedono in cielo”) ed anche, nel Regno unito. I risultati delle indagini esclusero che fossero “dischi volanti”, ma non spiegarono, ancora una volta, cosa fossero realmente. La pubblicazione dei documenti di Stato finora segreti non ha mostrato rivelazioni particolari, ma è interessante notare, anche dal punto di vista storico, che per diversi decennio i servizi segreti britannici e il ministero della difesa seguirono la vicenda con attenzione.
Anche l’ex Presidente Usa, Jimmy Carter (1977 – 1981) asserì di aver visto un Ufo sui cieli della Georgia, nel 1969, mentre si stava preparando a fare un discorso presso il locale Lion Club.
Fatte le debite proporzioni storiche, è interessante notare che l’ on. Borghezio della Lega Nord insieme al prof. Massimo Teodorani, astrofisico, hanno fatto, lo scorso giugno, una petizione al Parlamento europeo per richiedere l’apertura dei documenti ancora riservati e di instaurare un osservatorio europeo su tali fenomeni.
Comunque lo studio più accurato fatto sul fenomeno Ufo, a livello di sicurezza nazionale, è stato quello denominato Progetto “Blue Book” condotto dall’aereonautica statunitense dal 1951 al 1969 in cui furono indagati ben 12618 casi dei quali 701 erano più propriamente “Ufo”; il rapporto conclusivo, il cosiddetto “Rapporto Condon”concluse che gli “Ufo” non presentavano una minaccia per gli USA né vi erano prove di una loro origine extraterreste. Tuttavia, gli Ufo, al di là della loro origine, continuano ad essere visti…
Giuseppe Vatinno
Giuseppe Vatinno nato a Roma, laureato in Fisica, scrittore e giornalista.È stato Deputato della Repubblica nella XVI Legislatura. Leggi la biografia
Giuseppe Vatinno nato a Roma, laureato in Fisica, scrittore e giornalista.È stato Deputato della Repubblica nella XVI Legislatura. Leggi la biografia