Dal Giappone un metodo scientificamente comprovato:

la stimolazione del pollice ringiovanisce le cellule nervose.

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Il pollice va considerato un secondo cervello!

Tutte le operazioni manuali che si compiono con il pollice tengono allenato il cervello e gli impediscono di invecchiare.

L'autore - uno dei più importanti specialisti nella ricerca sulla demenza in Giappone - ti mette a disposizione un potente metodo scientifico, riconosciuto dai migliori medici, grazie al quale potrai raggiungere notevoli benefici quali:

• maggiore aspettativa di vita sana;
• più energia e motivazione;
• riduzione di rabbia e frustrazione;
• potenziamento della memoria;
• sonno più tranquillo;
• prevenzione delle difficoltà cognitive;
• miglioramento del flusso sanguigno in tutto il corpo;
• più movimento fisico;
• stabilizzazione della pressione sanguigna.

 Con le nuove tecnologie e la vita artificializzata usiamo sempre meno le mani per svolgere lavori manuali: a causa di ciò, il nostro cervello sta avendo un danno enorme in quanto a perdita di operatività, comprensione, capacità di efficacia.

Prova il nostro test d'intelligenza!

Testimonianze

“Il pollice è il nostro secondo cervello. Tutte le operazioni manuali che compiamo tengono allenato il cervello e gli impediscono di invecchiare”.
Dottor Yoshiya Hasegawa

"Mia moglie soffre di demenza senile, quindi il libro mi ha fornito dei buoni consigli per combattere la sua malattia".
(Lettore di 82 anni)

"Sono movimenti che si possono fare in un minuto ed è possibile ripetere senza sforzo. Sono stupita perché in appena un mese la mia circolazione è migliorata e la pressione si è stabilizzata".
(Lettrice di 58 anni)

"Dopo aver scoperto questo metodo prodigioso, il mio morale è alle stelle. Ho cominciato subito e lo consiglio anche ai miei amici".
(Lettore di 88 anni)

"Sorprendente! Solo per aver seguito gli esercizi di stimolazione dei pollici sento che la mia testa funziona meglio, sono più lucida e sono riuscita a ricordare anche il nome delle persone. Sicuramente continuerò a esercitarmi. Grazie, grazie di cuore".
(Lettrice di 71 anni)